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Category: Riforma volontariato VVF
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zip.png Giudizio FNC sulla riforma dpr volontari HOT

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Finalmente, dopo ben 5 anni di dure lotte, l'Amministrazione, condividendo gran parte delle nostre osservazioni (basta leggere il nostro Dossier datato 2010 per rendersi conto di ciò), ha emanato lo schema definitivo che seguirà il conseguente iter.

In allegato troverete le riflessioni della FNC VVF in merito al testo definitivo .

 



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zip.png Testo Nuovo DPR Volontari VVF HOT

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7 agosto 2015

Bozza Definitiva del Nuovo regolamento sulla componente volontaria del CNVVF

La FNCVVF apprezza l'accoglimento di molte delle proposte avanzate in questi anni .

Ci riserviamo di valutare alcuni punti che ancora risultano poco chiari . 

Seguirà comunicato 

 

 



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pdf.png Stato di avanzamento riforma dpr 76 al 20 gennaio 2014 HOT

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Situazione riforma del dpr 76 (regolamento volontari del CNVVF) Versione dell'amministrazione rivisitata dalla FNC . 

In allegato la versione fornita dall'amministrazione in seguito alla prima riunione del tavolo tecnico predisposto dal Capo del Corpo . A tale progetto la FNC VVF ha risposto con questa serie di accorgimenti e\o modifiche , inviate al Dipartimento il Giorno 21\01\2014 . 

Molte modifiche sono state accolte , restiamo adesso in attesa di nuova convocazione per la definizione del testo definitivo .



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24-06-2014 16:45:10
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pdf.png riforma dpr 76 articolo 1 e 2 HOT

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In allegato uno schema per mettere a confronto i primi due articoli del dpr 76 sui volontari e discontinui . Testo originale , testo proposto dalla FNC e testo proposto dal Dipartimento 



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03-02-2014 14:56:21
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pdf.png Sollecito del 12\02\2013 HOT

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Nella consapevolezza che le osservazioni proposte negli ultimi anni dalla nostra Associazione possano aver trovato un adeguato riscontro nella bozza di Riforma che sappiamo essere pronta da mesi, auspichiamo che il Capo Dipartimento vorrà convocare presto le parti interessate per una prima illustrazione del progetto .



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pdf.png Dossier riforma dpr 76 HOT

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Introduzione
 
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è tradizionalmente composto da una componente Volontaria ed una Professionista, detta anche “permanente”.
Seppur diverse come status lavorativo, entrambe le componenti sono animate dallo stesso spirito del dovere, dallo stesso spirito di solidarietà, altruismo ed abnegazione, attributi che caratterizzano i Vigili del Fuoco fin dai tempi dei “civici pompieri”.
 
Una costante e progressiva evoluzione sociale ha portato il nostro paese agli attuali elevati tassi di industrializzazione, ciò ha richiesto un impiego dei Vigili del Fuoco in contesti sempre più difficili e pericolosi. Da ciò la necessità di dotarsi di componente professionista con un livello di formazione sempre più complessa e variegata.
A tal proposito, sono nati negli anni nuclei e reparti sempre più specializzati, dai sommozzatori agli elicotteristi al moderno nucleo NBCR, per fronteggiare le emergenze Nucleari Battereologiche e Chimiche, fino all’impiego delle complesse tecniche SAF (speleo-alpino-fluviali) che permettono il Soccorso nelle situazioni più difficili con elevati standards di sicurezza.
 
Le moderne tecnologie che la scienza mette a disposizione permettono, inoltre, l’espletamento del soccorso in condizioni sempre più sicure ed in tempi sempre più rapidi.
Ciò richiede però una preparazione tecnica individuale degli operatori sempre maggiore ed un suo mantenimento costante nel tempo.
Un moderno Corpo dei Vigili del Fuoco non può quindi prescindere da un progetto di sviluppo in questo senso.
 
Diversi provvedimenti legislativi susseguitesi negli ultimi dieci anni hanno puntato ad un graduale potenziamento d’organico del Corpo al fine di garantire omogenei standard di sicurezza per l’intero sistema Paese (Progetto “Italia in 20 minuti”).
Questi potenziamenti, purtroppo, spesso sono però rimasti solo sulla carta a causa di un sempre più consistente contenimento della spesa pubblica, quindi di una notevole riduzione del numero di nuovi assunti.
 
Attualmente il Corpo risulta , infatti, deficitario di circa 3500 unità distribuite su tutti i vari ruoli operativi, ed in particolare nel ruolo CS e CR. La causa va ricercata sia nel mancato ripristino del normale turn over dovuto ai pensionamenti, sia ad un sostanziale blocco dei 6 concorsi interni per la progressione in carriera, portando il numero di operatori a livelli minimi di efficienza operativa.
 
Un gap di uomini e di risorse che si è cercato di tamponare tentando di incrementare la componente volontaria del Corpo, che riveste senza alcun dubbio una parte importante del Corpo, ma che, per la delicatezza e complessità dei compiti a cui è tenuto a rispondere, non può e non deve sostituirsi ad esso.
 
Infatti, nel ritenere importante uno sviluppo della componente Volontaria, questa deve essere vista in un'ottica di incremento della macchina del soccorso e mai sostitutiva.
 
Quindi, riteniamo auspicabile uno sviluppo solo laddove, per quantità e tipologia di interventi, non si renda più opportuno l’impiego di personale professionista, come ad esempio nei luoghi con bassa antropizzazione e scarso sviluppo industriale.
 
Uno sviluppo sul territorio sinergico e senza sovrapposizioni non può che aumentare in termini di efficienza dell’intero sistema di Soccorso Tecnico Urgente, garantendo così il diritto alla sicurezza di tutti i cittadini, anche nelle zone più remote della Penisola.
 
Così come è da ritenersi poco opportuno continuare con l'impiego massivo del personale volontario in servizio discontinuo per fronteggiare le croniche carenze di personale permanente, esulandone quindi dal tradizionale impiego tradizionalmente previsto solo per i casi di calamità, o comunque, di tipo eccezionale.
 
In particolare, quest’ultima considerazione, è da ritenersi la causa principale che ha generato una situazione di vero e proprio precariato all’interno del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, conclamato poi con la L.296/06 che ne ha sancito, a tutti gli effetti di legge, uno status di "precario" della Pubblica Amministrazione per il Vigile volontario impiegato in servizio temporaneo in maniera reiterata nel tempo.
 
L’espansione della componente volontaria, sia nella forma di volontariato "puro" che in quella più atipica del Vigile Discontinuo, rischia però di non essere adeguatamente supportata da una normativa che trova spunti in norme risalenti a tempi assai remoti, addirittura in alcuni Regi Decreti o a Leggi promulgate negli anni ‘60.
 
L’attività di volontariato è molto cambiata negli anni, sia in termini normativi che in termini di valenza sociale, ed in particolare, per quanto riguarda le attività di Protezione Civile, assistiamo ad un costante aumento di unità volontarie - nei registri della PC sono iscritte ad oggi circa 2500 associazioni che contano circa 1.300.000 volontari - che trovano impiego nelle attività più svariate, da quelle socio assistenziali (ONLUS) a quelle di soccorso vero e proprio, fino ad attività prettamente logistiche nei casi di calamità.
 
Lo scopo del presente dossier è quello di effettuare una approfondita analisi sull’attuale quadro normativo che regolamenta il volontariato nel Corpo, quindi metterne in luce le eventuali inefficienze e proporne le relative modifiche.
 
Alla luce di ciò, verranno approfondite le dinamiche legislative che hanno portato ad una vera e propria “legittimazione” in un impiego del personale volontario in servizio temporaneo, non più solo per casi di emergenza, o comunque sporadici, bensì per fronteggiare qualunque necessità delle sedi centrali e periferiche del Corpo. Necessità spesso assai lontane dall'attività di soccorso tecnico urgente a cui dovrebbe essere demandato a rispondere un Vigile del Fuoco.
 
Tenteremo con il presente dossier di evidenziare le “storture” rilevate a livello empirico e cercheremo di proporre delle modifiche all’attuale Regolamento concernente il Volontariato nel Corpo, ovvero, il DPR 76/2004.
Il presente lavoro vuole suggerire alcune riflessioni e fornire proposte qualora si voglia mantenere inalterato il quadro normativo in senso generale sull'impiego del personale volontario nel Corpo.
Riteniamo altresì che non si possa prescindere da una riflessione di carattere più radicale in merito ad una regolamentazione di questa attività all’interno del Corpo, soprattutto, alla luce delle rapide evoluzioni che stanno caratterizzando delle attività di Protezione Civile e la loro gestione.
 
FNC VVF 
Salvatore Sanfilippo
 
Scarica l'allegato integrale 


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pdf.png “Proposta di riforma impianto normativo concernete il volontariato nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco” HOT

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Introduzione alla riforma 
 
Documento redatto per FNC - VVF da:
VD Salvatore Sanfilippo

 



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